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Il movimento del prezzo di Bitcoin nel 1º trimestre 2025: dai massimi storici a una tendenza ribassista e prospettive future

Il movimento del prezzo di Bitcoin nel 1º trimestre 2025: dai massimi storici a una tendenza ribassista e prospettive future

Intermedio
2025-03-14 | 15m

Nel 1º trimestre del 2025, Bitcoin ha subito un forte calo, passando dal massimo storico di $109,225 nel gennaio 2025 ai recenti minimi vicino ai $76,700 nel marzo 2025. Queste fluttuazioni dei prezzi sono state guidate da molteplici fattori, tra cui l'incertezza macroeconomica, le attività istituzionali, le tensioni geopolitiche e il sentiment del mercato.

Questo articolo analizzerà le recenti tendenze del prezzo di Bitcoin, spiegherà le cause del suo declino e analizzerà cosa potrebbe riservare il futuro in base ai modelli storici e alle intuizioni degli esperti.

Cronologia del movimento dei prezzi di Bitcoin nel 1º trimestre 2025

Bitcoin ha iniziato il 2025 in bellezza, raggiungendo il massimo storico di $109,225 il 20 gennaio. Questa crescita è stata alimentata dall'ottimismo che circonda il secondo mandato del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, considerato più favorevole alle criptovalute. Tuttavia, nel giro di poche settimane, il prezzo di Bitcoin ha iniziato a mostrare debolezza.

Gennaio 2025: Bitcoin raggiunge il massimo storico ($109,225) in un clima di ottimismo del mercato

Bitcoin ha iniziato il 2025 con un'ottima performance rialzista, alimentata dal crescente interesse degli investimenti istituzionali, dalle aspettative di politiche favorevoli alle criptovalute da parte dell'amministrazione Trump e dalla continua adozione degli ETF.

Il 20 gennaio 2025, Bitcoin ha raggiunto il suo massimo storico di $109,225, spinto dall'entusiasmo per il secondo mandato di Trump. Il mercato era ottimista sulla potenziale chiarezza normativa statunitense, in quanto Trump aveva rilasciato diverse dichiarazioni a sostegno delle crypto.

Inoltre, investitori come MicroStrategy, fondi sovrani e fondi speculativi (hedge fund) hanno continuato ad accumulare Bitcoin, ritenendolo una riserva di valore a lungo termine.

Tuttavia, il rally di Bitcoin è stato di breve durata, in quanto i trader hanno iniziato a prendere profitti e le preoccupazioni macroeconomiche hanno iniziato a pesare sugli asset considerati rischiosi.

Inizio febbraio 2025: i primi segni di debolezza con Bitcoin che scende a $92,500

All'inizio di febbraio, Bitcoin ha dovuto affrontare il suo primo grande pullback con l'inizio delle prese di profitto.

Il 5 febbraio 2025, Bitcoin è sceso brevemente a $92,500, registrando un calo del 15% rispetto al suo picco. Questo calo è stato innescato da un mix di prese di profitto da parte dei primi investitori e di timori sulle politiche commerciali statunitensi, con Trump che ha minacciato di imporre nuovi dazi su vari Paesi.

Nonostante questo calo, Bitcoin è rimbalzato verso i $101,000, facendo sperare agli investitori che il mercato rialzista fosse ancora intatto.

Tardo febbraio 2025: Bitcoin entra in un mercato tecnicamente ribassista ($86,000)

L'ottimismo è stato di breve durata, in quanto una serie di eventi di mercato ha spinto Bitcoin in territorio ribassista.

Il 25 febbraio 2025, il prezzo di Bitcoin è crollato sotto gli $86,000, segnando un calo del 20% rispetto al suo picco ed entrando ufficialmente in un mercato tecnicamente ribassista. Questo calo è stato in gran parte guidato dalle liquidazioni di massa del mercato crypto, per un totale di $1.6 miliardi in 24 ore.

Il sentiment del mercato è diventato estremamente ribassista, con gli investitori che si sono allontanati dagli asset rischiosi per paura di un rallentamento dell'economia globale. Gli analisti di Cointelegraph e QCP Capital hanno notato che la domanda aziendale sta iniziando a rallentare, alimentando preoccupazioni riguardo alla traiettoria a lungo termine di Bitcoin.

Fine febbraio 2025: l’hack del CEX si aggiunge ai problemi di Bitcoin ($83,500)

Proprio quando sembrava che il mercato si stesse stabilizzando, un altro forte shock ha colpito il settore crypto.

Il 28 febbraio 2025, gli hacker hanno rubato $1.4 miliardi da uno dei principali CEX. L'incidente ha compromesso la fiducia degli investitori, provocando un'altra ondata di vendite. Il prezzo di Bitcoin è sceso a $83,500, con il cosiddetto “panic selling” (vendite dettate dal panico) che si è diffuso sul mercato. Gli analisti hanno avvertito che se il mercato non fosse in grado di assorbire la pressione di vendita dei fondi rubati tramite l’hack, Bitcoin potrebbe registrare ulteriori cali.

2 marzo 2025: un rally temporaneo dopo l'annuncio di Trump relativo alla riserva crypto statunitense ($93,000)

Il 2 marzo 2025, Bitcoin è salito brevemente a $93,000 in seguito all'annuncio del presidente Trump riguardo a una potenziale riserva crypto statunitense. Trump ha lasciato intendere che il governo avrebbe creato una riserva strategica per Bitcoin e altri asset digitali, dando vita a un'ondata di acquisti. Alcuni investitori hanno interpretato questo fatto come un importante catalizzatore rialzista, ritenendo che l'accumulo di Bitcoin da parte del governo avrebbe spinto i prezzi verso l'alto. Tuttavia, gli analisti hanno avvertito che questo rally potrebbe essere di breve durata, poiché i dettagli sulla riserva non sono chiari. I loro avvertimenti si sono rivelati corretti, poiché il rally è rapidamente svanito e il Bitcoin ha ripreso la sua traiettoria verso il basso.

3-6 marzo 2025: il mercato fatica a tenere i $90,000

Dopo il breve entusiasmo per l'annuncio della riserva crypto di Trump, Bitcoin ha faticato a mantenere il momentum.

Nella prima settimana di marzo, Bitcoin si è attestato intorno agli $88,000-$90,000, ma non è riuscito a superare i principali livelli di resistenza. L'incertezza del mercato è aumentata, con gli investitori preoccupati per i conflitti commerciali statunitensi, l'inflazione e le politiche della Federal Reserve. I flussi in entrata degli ETF sono diminuiti in modo significativo, con $1.1 miliardi in uscita dagli ETF spot su Bitcoin, indicando che gli investitori aziendali stavano riducendo la loro esposizione.

7 marzo 2025: l'annuncio della riserva crypto statunitense delude gli investitori ($84,000)

Il 7 marzo 2025, Trump ha firmato ufficialmente un ordine esecutivo per creare una riserva strategica di Bitcoin. Tuttavia, i dettagli hanno deluso il mercato. Nello specifico, la riserva non riguarderebbe acquisti governativi di Bitcoin, ma consisterebbe in Bitcoin sequestrati da attività criminali. Questo è stato ben lontano dal catalizzatore rialzista che gli investitori si aspettavano. Di conseguenza, il prezzo di Bitcoin è sceso del 6% a $84,000, mentre i trader vendevano sulla notizia.

10-11 marzo 2025: Bitcoin scende sotto gli $80,000, testando i $76,700

Il 10 marzo il prezzo di Bitcoin è crollato ulteriormente, scendendo al di sotto dei principali livelli di supporto. Bitcoin ha toccato un minimo di quattro mesi a $79,170, risentendo dell'intensificarsi della pressione di vendita.

L'11 marzo Bitcoin ha toccato $76,700, segnando il livello più basso dal novembre 2024.

Gli analisti hanno previsto che Bitcoin potrebbe ritestare il supporto a $70,000, a seconda delle attività istituzionali e delle condizioni macroeconomiche.

12 marzo 2025: un accordo di sospensione dei conflitti innesca una ripresa temporanea ($83,000)

Il 12 marzo 2025, il raggiungimento di un accordo di sospensione del conflitto in una zona ad alta tensione ha portato i mercati globali in territorio positivo, aiutando Bitcoin a recuperare $83,000. Gli investitori sono diventati ottimisti per un breve periodo, sperando che la riduzione delle tensioni geopolitiche avrebbe stabilizzato i mercati finanziari.

Tuttavia, gli analisti hanno avvertito che questo non è un segnale di una piena ripresa, in quanto permangono gravi rischi. Ad esempio, i dazi di ritorsione, i conflitti commerciali statunitensi e le preoccupazioni relative all'inflazione hanno continuato a minacciare la stabilità di Bitcoin. Alcuni esperti ritengono che Bitcoin potrebbe ancora registrare una correzione fino ai $75,000 se le tensioni commerciali globali dovessero aumentare ulteriormente.

Il movimento del prezzo di Bitcoin nel 1º trimestre 2025: dai massimi storici a una tendenza ribassista e prospettive future image 0

La tendenza al ribasso ha spinto i trader a chiedersi: il mercato rialzista di Bitcoin è finito o si tratta solo di una correzione temporanea?

Fattori che contribuiscono al calo del prezzo di Bitcoin

Diversi fattori chiave hanno contribuito al forte calo di Bitcoin nel 2025, tra cui eventi macroeconomici, pressioni normative e cambiamenti del sentiment degli investitori. Mentre alcuni cali sono stati causati da eventi specifici, altri sono stati causati da tendenze finanziarie più generali.

Questa sezione fornisce una panoramica dettagliata dei fattori più importanti che hanno spinto il prezzo di Bitcoin verso il basso negli ultimi mesi.

1. Politiche della Federal Reserve degli Stati Uniti

Una delle maggiori influenze sul prezzo di Bitcoin nei primi mesi del 2025 è stata la politica monetaria della Federal Reserve degli Stati Uniti.

Le decisioni della Federal Reserve sui tassi d’interesse hanno un impatto significativo sugli asset considerati rischiosi come Bitcoin. Quando i tassi d’interesse sono bassi, gli investitori cercano asset a rendimento più elevato, come azioni e criptovalute. Tuttavia, quando i tassi sono elevati o si prevede che lo rimarranno, gli investitori si orientano verso investimenti più sicuri come le obbligazioni del Tesoro statunitense e l'oro.

Molti analisti e trader si aspettavano che la Fed avrebbe tagliato i tassi di interesse all'inizio del 2025, il che avrebbe potuto dare una spinta al prezzo di Bitcoin. Tuttavia, a causa delle continue preoccupazioni relative all'inflazione e all'incertezza economica, la Federal Reserve ha annunciato nel febbraio 2025 che avrebbe sospeso i tagli dei tassi d'interesse nel prossimo futuro.

Dopo l'annuncio della Fed, i mercati finanziari tradizionali hanno registrato un pullback, con l'S&P 500 e il Nasdaq entrambi in calo. Di conseguenza, Bitcoin e le altre criptovalute hanno fatto lo stesso, in quanto gli investitori hanno deciso di spostare i loro fondi dagli asset speculativi.

2. Tensioni commerciali globali e dazi statunitensi

Il calo di Bitcoin è stato strettamente legato alle tensioni commerciali avviate dall'amministrazione Trump.

Nel febbraio 2025, gli Stati Uniti hanno imposto nuovi dazi sulle importazioni da vari Paesi, suscitando timori di una guerra commerciale globale. I mercati hanno risposto negativamente, in quanto gli investitori si sono preoccupati dell'instabilità economica.

Bitcoin, spesso considerato un asset rischioso, tende a registrare performance negative nei periodi di incertezza economica. Con il crescere delle tensioni tra gli Stati Uniti e i loro partner commerciali, gli investitori hanno spostato i propri fondi da asset volatili come Bitcoin verso asset più sicuri. Gli investitori, incerti riguardo al panorama economico, hanno venduto Bitcoin insieme alle azioni, contribuendo al calo dei prezzi.

Ad aumentare l'incertezza, nel marzo 2025 sono arrivate minacce di dazi di ritorsione contro gli Stati Uniti. Ciò ha indotto gli analisti a prevedere che Bitcoin potrebbe raggiungere i $75,000, poiché i continui conflitti commerciali potrebbero alimentare un sentiment del mercato negativo.

3. Liquidazioni e prese di profitto aziendali

Dopo che Bitcoin ha raggiunto il suo massimo storico di $109,225 a gennaio, molti investitori aziendali hanno realizzato dei profitti. Questo ha portato a un aumento della pressione di vendita, facendo scendere il prezzo di Bitcoin. La svendita iniziale ha portato a una reazione a catena di liquidazioni nel mercato dei derivati.

Il 25 febbraio 2025, oltre $1.6 miliardi di posizioni con leva sono state liquidate entro 24 ore. Quando si verificano grandi liquidazioni, i trader che utilizzano la leva sono costretti a vendere i propri Bitcoin, facendo scendere ulteriormente il prezzo.

4. Flussi in uscita degli ETF e rallentamento della domanda aziendale

L'approvazione degli ETF spot su Bitcoin alla fine del 2024 è stato un catalizzatore chiave per la crescita di Bitcoin a $109,000. Tuttavia, a febbraio 2025, la tendenza si è invertita, con gli investitori aziendali che hanno prelevato i propri fondi.

Solo il 24 febbraio gli ETF su Bitcoin hanno registrato flussi in uscita netti per $516 milioni, segno di un pullback da parte degli investitori aziendali. Nei sei giorni successivi, gli ETF hanno registrato prelievi per un totale di $2.1 miliardi. Sebbene Bitcoin abbia beneficiato in precedenza dei flussi in entrata degli ETF, l'inversione del sentiment ha portato a un calo significativo del prezzo.

5. Incertezza normativa

Gli sviluppi normativi continuano a influenzare il prezzo di Bitcoin. Sebbene l'amministrazione Trump abbia assunto una posizione più favorevole alle criptovalute, le incertezze legislative rimangono.

All'inizio, molti credevano che la posizione di Trump a favore delle criptovalute avrebbe fatto aumentare i prezzi di Bitcoin, ma le politiche effettive della sua amministrazione sono state contrastanti.

L'annuncio del governo statunitense di una riserva strategica di Bitcoin ha inizialmente suscitato ottimismo, ma ha poi deluso gli investitori quando è stato chiarito che non sarebbero stati acquistati nuovi Bitcoin, ma che la riserva avrebbe incluso solo Bitcoin già confiscati da casi penali. Ciò ha portato a un calo del prezzo del 6% il 7 marzo, in quanto i trader si aspettavano un maggiore sostegno da parte del governo.

6. Il sentiment del mercato e l'indice Paura e Avidità

La psicologia degli investitori gioca un ruolo fondamentale nella volatilità di Bitcoin. L’indice Paura & Avidità delle crypto, che misura il sentiment del mercato, è sceso nella zona di “Paura estrema” dopo che Bitcoin è sceso sotto gli $80,000. Storicamente, la paura estrema spesso segnala opportunità di acquisto, ma indica anche incertezza e cautela tra gli investitori.

7. Hack del CEX e problemi di sicurezza

Il 28 febbraio 2025, gli hacker hanno rubato $1.4 miliardi da uno dei due maggiori exchange di criptovalute al mondo. Questo evento ha minato la fiducia degli investitori, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza degli asset crypto. Il prezzo di Bitcoin è sceso sotto gli $80,000 a causa dell'aumento del panic selling. La liquidazione dei Bitcoin rubati dagli hacker ha ulteriormente aumentato la pressione di vendita.

I problemi di sicurezza hanno sempre rappresentato una sfida per Bitcoin, e gli hack contro gli exchange principali spesso causano ribassi di mercato a breve termine.

Bitcoin è pronto per un rimbalzo?

Nonostante la recente flessione, Bitcoin ha dimostrato una certa resilienza nei cicli di mercato passati. Secondo molti analisti, Bitcoin si trova in un mercato rialzista a lungo termine, con possibili correzioni che rappresentano una sana pausa prima di ulteriori rialzi. Ecco alcuni fattori che potrebbero guidare la ripresa di Bitcoin:

1. I forti modelli di ripresa storica di Bitcoin

Bitcoin è rimbalzato del 157% nel 2023 e del 119% nel 2024, dimostrando la sua capacità di recuperare dopo i ribassi. I cicli precedenti suggeriscono che Bitcoin regista forti pullback prima di raggiungere nuovi massimi storici. Se l'intervallo $70,000-$75,000 dovesse reggere come supporto, Bitcoin potrebbe iniziare a risalire verso $100,000 e oltre nel corso del 2025.

Bitcoin ha una storia caratterizzata dai cosiddetti cicli "boom-and-bust" (alti e bassi), che in genere seguono un modello di forti correzioni prima di proseguire al rialzo nel lungo termine. Se la storia si ripeterà, Bitcoin potrebbe riprendere il momentum nei prossimi 12-24 mesi.

2. Accumulo istituzionale

Molte istituzioni, tra cui aziende come MicroStrategy e fondi sovrani, hanno continuato ad acquistare Bitcoin. Gli investitori istituzionali alla ricerca di un valore a lungo termine potrebbero vedere il prezzo attuale di Bitcoin come un'opportunità di acquisto, che potrebbe stabilizzare il mercato e far salire i prezzi. Inoltre, la percentuale degli holder di Bitcoin a lungo termine rimane alta, il che indica una forte fiducia nel suo valore futuro. Storicamente, quando gli holder a lungo termine smettono di vendere, Bitcoin tende a rimbalzare nel giro di pochi mesi.

3. La riserva crypto statunitense e i potenziali cambiamenti politici

Se il governo statunitense compie ulteriori passi avanti verso il riconoscimento ufficiale di Bitcoin come parte della sua strategia finanziaria, potrebbe stimolare una nuova adozione istituzionale. Sebbene l'annuncio iniziale relativo alla riserva sia stato al di sotto delle aspettative, gli sviluppi futuri potrebbero riaccendere l'ottimismo degli investitori.

4. Crescita dell'adozione mainstream e da parte dei governi

Nonostante una partenza deludente, la riserva strategica di Bitcoin statunitense potrebbe aprire la strada a futuri acquisti di Bitcoin da parte dei governi, dal momento che un numero maggiore di Stati americani e di istituzioni globali sta prendendo in considerazione l'idea di aggiungere Bitcoin alle proprie riserve.

Secondo Sygnum Bank, se l’adozione da parte dei governi aumenterà, la capitalizzazione di mercato di Bitcoin potrebbe aumentare di $460 miliardi.

5. Tagli dei tassi della Federal Reserve

Sebbene la Fed abbia per ora sospeso i tagli ai tassi d'interesse, qualsiasi segnale futuro di allentamento della politica monetaria potrebbe rendere Bitcoin più interessante come strumento di copertura (hedge) contro l’inflazione. I tassi più bassi tendono a far aumentare la liquidità nei mercati finanziari, a vantaggio degli asset più rischiosi come Bitcoin.

6. Dinamica della domanda e dell'offerta

Con l'offerta fissa di Bitcoin pari a 21 milioni di monete, la domanda a lungo termine dovrebbe superare l'offerta. Man mano che un maggior numero di investitori e istituzioni accumula Bitcoin, la scarsità potrebbe far salire i prezzi.

La strada da percorrere: cautela e opportunità

L'attuale comportamento del mercato di Bitcoin presenta rischi e opportunità per gli investitori. Il recente calo di Bitcoin non è anomalo e segue i cicli storici del mercato. Sebbene ci siano ancora rischi nel breve termine, molti esperti ritengono che si tratti di una correzione temporanea e non della fine del mercato rialzista di Bitcoin. Fattori come l'adozione istituzionale, i cambiamenti macroeconomici e la chiarezza normativa giocheranno un ruolo cruciale nel determinare la prossima mossa di Bitcoin.

Per il momento, i trader e gli investitori dovrebbero monitorare la situazione, gestire il rischio con attenzione e osservare i segnali più importanti, come l'accumulo istituzionale, i flussi degli ETF e gli sviluppi macroeconomici, che potrebbero segnalare il prossimo grande movimento del prezzo di Bitcoin.

Bitcoin scenderà ulteriormente o si sta preparando a un altro rally? Solo il tempo lo dirà. Ma una cosa rimane certa: il viaggio di Bitcoin è tutt'altro che finito.

Esclusione di responsabilità: le opinioni espresse in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo. Questo articolo non costituisce un'approvazione dei prodotti e dei servizi discussi, né una consulenza di investimento, finanziaria o di trading. Prima di prendere decisioni di carattere finanziario è opportuno consultare professionisti qualificati.

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